Quando ci immergiamo in acqua creiamo una connessione energetica tra noi e l’universo. In ogni singola goccia d’acqua è contenuta la traccia della nascita del cosmo e della vita. Sì perché l’acqua, contrariamente a quanto si è soliti affermare, non è un elemento ma una molecola. É formata dai due elementi più reattivi e diffusi dell’intero universo: idrogeno e ossigeno. Secondo la teoria del Big Bang quando si originò l’universo, nei primi secondi si formarono i nuclei pesanti e quando la temperatura “scese” fino a circa 4.000°C nacquero i primo atomi di Idrogeno. E l’ossigeno? Beh un grande ruolo lo ebbero le stelle. Con l’evoluzione stellare, fu prodotto l’ossigeno e tutti gli altri elementi che troviamo sul nostro pianeta.
L’ambiente acquatico è dominato da tre importanti leggi fisiche che rendono l’acqua yoga una pratica completa e non aggressiva
Il principio di Archimede che alleggerisce il peso corporeo, permette alle articolazioni di lavorare in completo scarico. Con l’acqua a livello del petto che generalmente è la profondità di pratica, il peso del corpo risulterà solo del 33% rispetto al peso percepito fuori terra. Quando il livello dell’acqua sale sopra le spalle il peso percepito sarà del 20% e al collo solo il 7%.
La pressione idrostatica favorisce la circolazione sanguigna e produce un naturale effetto linfodrenante, grazie al massaggio dell’acqua. Il baricentro si alza e la sensazione di fatica diminuisce notevolmente.
Infine la viscosità crea resistenza al movimento, sollecitando l’irrobustimento muscolare. Di fatto, senza che ce ne rendiamo conto, mentre pratichiamo Acqua Yoga e Pilaques® incrementiamo la forza, la flessibilità, l’equilibrio, il coordinamento e la propriocezione, condizioni desiderabili in tutte le fasi della vita.
Lettura consigliata per approfondire.
